Analisi e Video Analisi del mercato azionario
21 Febbraio 2022
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Analisi del mercato: azionario USA
PANORAMICA
Paura e confusione hanno caratterizzato anche la settimana del 14 Febbraio, che ha visto gli indici rompere alcuni supporti chiave e avvicinarsi pericolosamente ai minimi di fine Gennaio.
Le notizie contrastanti su una possibile invasione russa dell’Ucraina continuano a condizionare il mercato che deve anche fare i conti con elevata inflazione e una politica monetaria della FED più restrittiva.
Lunedì le Borse U.S.A resteranno chiuse in osservanza del Presidents Day, ma già da Martedì gli operatori dovranno fare nuovamente i conti con la situazione molto incerta.
FINESTRA MACRO-GEOPOLITICA
Le tensioni tra Russia e Ucraina continuano ad essere sotto i riflettori.
La Bielorussia ha comunicato che le esercitazioni con Mosca continueranno oltre la scadenza comunicata in precendenza, mentre secondo fonti U.S.A le forze russe continuano ad ammassarsi in prossimità delle zone contese.
Putin e Macron si sono detti d’accordo su un meeting trilaterale con la leadership ucraina, e lo stesso Biden sarebbe disponibile ad incontrare Putin in qualunque momento.
Lo stesso Presidente statunitense Venerdì si era detto certo di un’invasione nei prossimi giorni.
A rendere lo scenario ancora più complicato sono gli ultimi scontri nella parte est dell’Ucraina tra forze governative di Kiev e separatisti di Donestsk e Luhansk, che secondo alcuni analisti potrebbero essere utilizzati come prestesto per un’invasione su larga scala.
Uno scenario molto difficile da interpretare perché in continua evoluzione e con notizie spesso contestate dalle due parti.
I mercati tendono di solito a focalizzarsi soprattutto sulle conseguenze economiche delle tensioni geopolitiche, e in questo caso non può essere trascurato il fatto che la Russia sia uno dei più importanti produttori di petrolio al mondo e che soddisfa circa il 40% del fabbisogno di gas dell’Europa.
Non è un caso che il settore energetico sia il leader del 2022.
Altre conseguenze potrebbero essere lo spostamento di liquidità verso titoli di Stato U.S.A, l’oro e il dollaro.
Se le tensioni dovessero allentarsi potremmo assistere ad un nuovo focus su politiche FED, inflazione e andamento dell’economia in generale.
I minutes FED di Gennaio non hanno mostrato sorprese o commenti particolarmente hawkish, con la maggioranza dei membri del comitato che sembrerebbero non guardare con troppo favore ad un primo rialzo pari allo 0.50%. Le probabilità di un ritocco di questa entità sono scese dal 90% di una settimana fa al 33% attuale.
Sempre dal fronte macro da segnalare le vendite al dettaglio di Gennaio nettamente superiori alle attese (+3.8% vs 1.9%), trainate da vendite online, mobilio e autoveicoli.
Rendimento del T-10yrs a 1.93%, in calo di due punti base dopo aver toccato il massimo degli ultimi 30 mesi nella giornata di Mercoledì a 2.065%
ANGOLO DEGLI ETF
Fra gli ETF FFTY ha perso circa l’1%, mentre BOUT il 3%. Male anche IGV (-5.4%). SMH piatto.
In rialzo XME (+2.1%), PAVE (+1.3%), JETS (+1.8%). In rosso XHB (-0.50%), XLE (- 3.35%), XLF (-2.3%) e XLV (-2.1%).
Nuovo tonfo da parte di ARKK (-9.9% e minimo degli ultimi 20 mesi) e ARKG (-6.6%).
I PROTAGONISTI
AAPL: settimana negativa per Apple che ha perso lo 0.8% a $167.30. Durante il sell-off di fine Gennaio il prezzo aveva testato la SMA200D e ora sembra aver formato un cup&handle con pivot sui $176.75.
UNP: fondata nel 1862, la presenza di Union Pacific in questa sezione è la dimostrazione più lampante del momento di mercato particolare che stiamo vivendo. Il titolo ha infatti guadagnato il 5.2% a $251.19, poco sotto un pivot sui $256.11.
TSLA: chiusura quasi invariata per Tesla, nella parte bassa del WCR e dopo aver testato la SMA200D. Il prezzo ha incontrato resistenza sulla EMA21D e anche la SMA50D punta ora con decisione verso il basso. SMA200D e pivot sui 792.01 sono i livelli di supporto chiave.
NVDA: -1.3% per Nvidia che ha testato la resistenza sulla SMA10W e quasi toccato la SMA200D. Gli EPS di Mercoledì scorso hanno battuto le stime, ma gli investitori sembrano aver dato maggiore peso ai margini di profitto invariati.
ANALISI DEL TREND
Ancora vendite, in un mercato già sotto pressione. Dow, S&P500 e Nasdaq hanno rotto a ribasso i recenti range e puntano verso i minimi del 24 Gennaio. Parlare ancora di position day in questa fase ha davvero poco senso. A fine 2018, la correzione di mercato trovò il bottom soltanto alla vigilia di Natale, dopo ben due position day falliti.
Il mercato potrebbe anche cercare un rimbalzo tecnico a breve, ma il significato sarebbe ancora una volta tutto da interpretare.
I nuovi minimi stanno ancora surclassando i nuovi massimi e anche il breadth è in peggioramento.
Al momento le tensioni in Ucraina sembrano essere il catalizzatore più importante, e visto il weekend lungo, Martedì potremmo avere una mole notevole di nuove notizie da digerire con conseguente volatilità. In secondo piano inflazione e rialzo dei tassi, con punto interrogativo su un eventuale primo rialzo di 50 punti base a Marzo.
TRIMESTRALI
21/02/2022:
22/02/2022: HD, M, TDOC
23/02/2022: LOW
24/02/2022: BABA, SQ, MRNA
25/02/2022:
COSA FARE?
A parte qualche eccezione, indici e leader non appaiono certo in salute. Non farti influenzare da una o due giornate positive, ma approfitta invece della situazione per lavorare sulle tue watchlist.
AZIONARIO USA
Chiusura settimanale indici:
S&P500: -1.58%
Dow Jones: -1.90%
Nasdaq: -1.76%
Russell2000: -1.03%
TERMOMETRO TPRI
Il Fear&Greed Index sale a quota 37, indicando la paura come sentiment prevalente. Una settimana fa il valore era pari a 34.
Divergenza $NAAR50 vs $COMP: diminuzione della percentuale di titoli che prezzano sopra la SMA50 rispetto alla settimana precedente, in convergenza con il calo dell’indice.
Put/Call Ratio=1.12 (vs 1.12): Indicatore contrarian che compara il numero totale delle put tradate giornalmente con quello delle call. Valori sopra 1.2 indicano possibili bottom, mentre valori estremamente bassi indicano l’accumulo di opzioni call da parte dei retail, e quindi una “eccessiva” euforia con possibile ritracciamento in arrivo.
CBOE Volatility Index: 27.75
Percentuale Titoli > SMA200D 19/02/2022
La percentuale dei titoli S&P500 scambiati sopra la loro media mobile a 200 periodi è pari al 45.69%, sul Nasdaq100 il 34.00% dei titoli prezza sopra lo stesso indicatore, mentre sul NYSE la percentuale è pari al 37.25%.
Nuovi MAX 52 settimane 12/02/2022
Di seguito i titoli che hanno creato un nuovo massimo a 52 settimane, e stanno sovraperformando l’indice di riferimento S&P500.
Questi titoli mostrano una forza relativa maggiore rispetto all’indice e vanno quindi seguiti con attenzione in un’ottica long.
CNR
COOP
INVA
Market Leaders 19/02/2022
Passiamo ora alla lista di azioni filtrate con il criterio FnRzt:
Asset allocation e analisi settoriale 19-02-2022
Asset Allocation
Forza e Momentum Settori S&P500
Value vs Growth
Value vs Growth (size)
Weekly Performance Settori & Top10 Industrie 19-02-2022
-Consumer Staples top sector con un RoC_5,D del +1.12%
-Energy bottom sector con un RoC_5,D pari a -3.71%
Analisi azioni: Top 10% Market Movers S&P500 18/02/2022