Analisi e Video Analisi del mercato azionario
18 Luglio 2022
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Analisi del mercato: azionario USA
PANORAMICA
Mercati in rosso, ma perdite quasi completamente assorbite grazie alla sessione di Venerdì, che ha visto le quotazioni riportarsi sulla parte alta delle barra. La price action può essere considerata nel complesso positiva, anche se gli indici sembrano non aver ancora deciso quale direzione prendere con convinzione e i setup di qualità continuano a scarseggiare.
Nel complesso il tentativo di rally rimane sotto pressione e propenso ad una fase laterale molto volatile, all’interno in una cornice macro complessa.
Il settore sanitario appare il più forte al momento, mentre anche l’industria dei discount sembra in salute.
ANALISI DEGLI INDICI
Ancora una volta gli indici sono hanno iniziato la settimana col piede sbagliato.
Il Nasdaq in particolare ha ritestato la SMA10W Lunedì, che continua a rappresentare un’area di resistenza chiave.
Nonostante il CPI sopra le attese, i quattro indici principali hanno rimbalzato dai minimi di giornata Mercoledì, proseguendo questa price action Giovedì e in particolare Venerdì, che ha visto l’indice tech e l’S&P500 riconquistare la EMA21D.
Da segnalare l’inside week del Nasdaq e un nuovo higher low. Tuttavia le quotazioni si trovano nuovamente davanti la SMA50D, la SMA10W e i massimi relativi di fine Giugno-inizio Luglio, seguiti da altri livelli chiave da superare.
ANGOLO DEGLI ETF
FFTY (Innovator IBD50 ETF): -0.92%
BOUT (Innovator IBD Breakout Opportunities): -0.56%
IGV (iShares Expanded Tech-Software Sector ETF): -4.73%
SMH (VanEck Vectors Semiconductors ETF): +2.95%
ARKK (ARK Innovation ETF): -5.87%
ARKG (ARK Genomic Revolution ETF): -2.91%
XME (SPDR S&P Metals&Mining ETF): -0.12%
PAVE (Global X US Infrastructure Development ETF): +0.04%
JETS (US Global Jets ETF): +1.43%
XHB (SDPR S&P Homebuilders ETF): +0.48%
XLE (Energy Select SPDR ETF): -3.33%
XLF (Financial Select SPDR ETF): -0.94%
XLV (Health Care Select Sector SPDR Fund): -0.41%
I PROTAGONISTI
UNH: la trimestrale relativa al 2Q2022 di UnitedHealth batte le aspettative sia in termini di EPS che di ricavi, supportando la volata del titolo nella sessione di Venerdì (+5.4%). Il prezzo si trova ora sopra il pivot della base partita ad Aprile. Forza relativa sui massimi.
CNC: +4.55% per Centene nell’ultima giornata, che ha beneficiato della performance e della trimestrale di UNH. Il prezzo ha rotto il pivot di un double bottom sugli $87.44. L’azienda pubblicherà i propri dati fondamentali questo mese.
HUM: situazione simile per Humana, che è salita del 3.2% riconquistando il pivot sui $475.54. Trimestrale in arrivo a breve.
OPCH: Venerdì scoppiettante per Option Care, cresciuta del 7.7% a $31.58 con alti volumi. Il prezzo ha rotto il pivot di una cup sui $31.58. Forza relativa sui massimi e EPS in uscita il 27 Luglio.
SWAV: bella chiusura anche da parte di Shockwave che ha guadagnato un +5.25% nella giornata di Venerdì a $209.90. Forza relativa su nuovi massimi.
TSLA: trimestrale Tesla in uscita Mercoledì notte. Il 2Q2022 non è stato uno dei migliori dal punto di vista operativo a causa della chiusura causa COVID-19 dell’impianto di Shanghai e la partenza a rilento delle nuove fabbriche di Berlino e Austin. Nonostante ciò, gli analisti si aspettano una crescita del 26% degli EPS (sarebbe il primo trimestre senza la tripla cifra da cinque periodi a questa parte) e un rallentamento delle vendite a +42%. Sia EPS che ricavi dovrebbero calare vistosamente rispetto al primo periodo dell’anno. Attesa per la guidance per i prossimi mesi. Graficamente il prezzo ha perso il 4.3% scendendo sotto la SMA50D, ma mantenendosi sopra la EMA21D.
FINESTRA MACRO-GEOPOLITICA
I dati sull’inflazione di Giugno e le possibili contromisure della FED sono stati i catalizzatori macro della settimana. Il CPI ha battuto le attese attestandosi al +9.1%, massimo degli ultimi 41 anni, mettendo ancora una volta a nudo il ritardo e l’efficacia ridotta della politica della Banca Centrale.
Dopo la pubblicazione del report nella giornata di Mercoledì, i mercati hanno chiuso in positivo, mentre il rendimento del T-10yrs è sceso.
Approfondiamo i dati sull’inflazione.
- Prezzi alimentari ed energia alle stelle: il CPI di Giugno è cresciuto del 9.1% rispetto ad un anno fa, in rialzo anche in confronto al dato di Maggio (+8.6%) e sopra le stime. Soltanto i prezzi dell’energia sono saliti del 42% rispetto a Giugno 2021 e del 7.5% rispetto a Maggio 2022, contribuendo così a quasi metà dell’inflazione totale. I prezzi degli alimentari sono invece cresciuti ad un ritmo che non si registrava dal 1981.
- Energia cara, ma quotazioni delle commodity in calo: il petrolio ha prezzato intraday sui $91, e ha chiuso la settimana su livelli pre-guerra in Ucraina. Il costo medio di un gallone di benzina è nel frattempo passato dai $5 di metà Giugno ai $4.58 correnti. Nonostante le quotazioni ancora relativamente elevate, la debolezza delle materie prime è ormai evidente: il petrolio ha perso il 22% dal suo picco, il gas il 28%, il rame il 34%, il grano il 44% e il legno ben il 62%.
- Core CPI in discesa: nonostante l’indice che non comprende alimentari ed energia abbia registrato il terzo mese in discesa dai massimi di Marzo (+6.5%) la pressione a rialzo dei prezzi continua ad interessare tutte le attività economiche, con 2/3 del paniere in crescita di oltre il 5% e gli affitti in aumento con ritmi che non si vedevano dal 1986. Il rialzo dei tassi di interesse dovrebbe aiutare a raffreddare il mercato immobiliare, ma storicamente questo si riflette sul mercato degli affitti soltanto dopo un anno.
- Prezzi in discesa. Quanto e quando?: il calo dei prezzi delle commodity dovrebbe impattare positivamente sull’inflazione, ma il ritmo di questo potenziale calo appare molto lento. I costi abitativi continueranno a rimanere elevati e il mercato del lavoro saturo continua a supportare la crescita, almeno nominale, dei salari.
Insomma i mercati cominciano a guardare all’inflazione dallo specchietto retrovisore, e si concentrano sulla recessione.
- FED con le spalle al muro: la Banca Centrale rimane sotto pressione per proseguire il ciclo di rialzo dei tassi. Anche se l’inflazione dovesse raggiungere il picco a breve, è molto improbabile che la crescita dei prezzi torni entro il target del 2% in tempi ragionevoli. Questo, almeno per il momento sembra costringere la FED a continuare con una politica restrittiva anche davanti ad un rallentamento dell’economia.
- Si ai maxi-ritocchi: non è soltanto la FED muoversi, visto anche la Bank of Canada la scorsa settimana ha sollevato i tassi dell’1%, dando così luce verde per rialzi pari ad almeno 75bps anche negli USA. Il mercato obbligazionario sembra scontare un picco dei FED Funds a Gennaio 2023 al 3.5-3.75%, dopo il quale la Banca Centrale potrebbe rallentare o chiudere in anticipo il ciclo di rialzi a causa del rallentamento della crescita e dell’inflazione in calo.
- Inversione della curva dei rendimenti: la scorsa settimana la curva 10-2yrs ha nuovamente virato in territorio negativo, con un’ampiezza che non si vedeva dal 2000. Al momento il rendimento maggiore dei Treasury a breve scadenza riflette le mosse della FED, mentre quello in calo del bond a 10 anni sconta le aspettative di un rallentamento dell’economia.
Storicamente l’inversione avviene in media 15 mesi prima dell’inizio della recessione (da un minimo di 6 mesi ad un messimo di 23 mesi). Ora abbiamo però la particolarità di avere il mercato azionario già ribassista, mentre negli ultimi 40 anni il mercato saliva dai due mesi ad oltre un anno dalla prima inversione. Questo potrebbe significare che il mercato sta già scontando almeno in parte il rallentamento dell’economia.
TRIMESTRALI
18/07/2022: BAC, GS, SCHW, IBM
19/07/2022: NFLX, JNJ
20/07/2022: TSLA
21/07/2022: T, AAL, NOK, FCXDPZ, BX, TSCO, AN
22/07/2022: TWTR, VZ
COSA FARE?
La stagione delle trimestrali prende il volo, con Tesla e Johnson&Johnson fra le aziende chiave che pubblicheranno i dati.
Questa fonte di volatilità si aggiunge alla vicinanza di un’area tecnica di resistenza molto importante. Un nuovo ritracciamento non sarebbe quindi una sorpresa.
Mantieni un’esposizione appropriata alla situazione attuale e soprattutto lavora sulle watchlist.
AZIONARIO USA
Chiusura settimanale indici:
S&P500: -0.93%
Dow Jones: -0.16%
Nasdaq: -1.57%
Russell2000: -1.41%
TERMOMETRO TPRI
Il Fear&Greed Index scende a quota 27, indicando la paura come sentiment prevalente. Una settimana fa il valore era pari a 29.
Divergenza $NAAR50 vs $COMP: diminuzione della percentuale di titoli che prezzano sopra la SMA50 rispetto alla settimana precedente, in convergenza con il calo dell’indice.
Put/Call Ratio= 0.88 (0.92) Indicatore contrarian che compara il numero totale delle put tradate giornalmente con quello delle call. Valori sopra 1.2 indicano possibili bottom, mentre valori estremamente bassi indicano l’accumulo di opzioni call da parte dei retail, e quindi una “eccessiva” euforia con possibile ritracciamento in arrivo.
CBOE Volatility Index: 24.23
Percentuale Titoli > SMA200D 16/07/2022
La percentuale dei titoli S&P500 scambiati sopra la loro media mobile a 200 periodi è pari al 19.80%, sul Nasdaq100 il 17.00% dei titoli prezza sopra lo stesso indicatore, mentre sul NYSE la percentuale è pari al 18.31%.
Nuovi MAX 52 settimane 16/07/2022
Di seguito i titoli che hanno creato un nuovo massimo a 52 settimane, e stanno sovraperformando l’indice di riferimento S&P500.
Questi titoli mostrano una forza relativa maggiore rispetto all’indice e vanno quindi seguiti con attenzione in un’ottica long.
MUSA
Market Leaders 16/07/2022
Passiamo ora alla lista di azioni filtrate con il criterio FnRzt:
PLRX
Asset allocation e analisi settoriale 16-07-2022
Asset Allocation
Forza e Momentum Settori S&P500
Value vs Growth
Value vs Growth (size)
Weekly Performance Settori & Top10 Industrie 16-07-2022
-Consumer Defensive top sector con un RoC_5,D del +0.01%
-Communication Services bottom sector con un RoC_5,D pari a -4.00%
Analisi azioni: Top 10% Market Movers S&P500 15/07/2022