Analisi e Video Analisi del mercato azionario
10 Gennaio 2022
(Clicca sull'immagine qui sotto per vedere la video analisi)
Analisi del mercato: azionario USA
PANORAMICA
Il rendimento del T-10yrs ai massimi dall’inizio della pandemia ha fatto da catalizzatore per le pesanti vendite dell’ultima settimana, che era partita in maniera positiva Lunedì grazie ai rally di TSLA, AMD, NVDA e AAPL. Situazione capovolta nelle sessioni successive, caratterizzate da indici in sofferenza e leader in ritracciamento.
Il rialzo del tasso ha favorito i finanziari a scapito delle growth, mentre il prezzo in ascesa del petrolio ha supportato gli energetici.
In generale però il trend è stato negativo, come si deduce dalle performance degli indici. Dow meno colpito grazie a CAT, ai petroliferi e ai bancari.
FINESTRA MACRO-GEOPOLITICA
Il boom del rendimento del T-10yrs innesca una nuova “rotazione” dal growth (tecnologico in primis) verso settori value come energetico e finanziario. Il tasso è salito di ben 26 punti base passando dall’1.34% di Dicembre all’1.77%, valore che non si vedeva da Gennaio 2020, mettendo sotto pressione i titoli con P/E più elevato e che non producono ancora utili, e altri assimilati ai bond nei settori Real Estate e Utilities.
Non è la prima volta che assistiamo ad una situazione del genere visto che dall’inizio della pandemia il rendimento del T-10yrs è salito in maniera rapida in almeno tre occasioni, sempre caratterizzate da forti vendite sulle industrie growth. Nel passato più recente i ritracciamenti hanno avuto una durata relativamente breve, circa 21 giorni e il drawdown medio del Nasdaq dai massimi è stato dell’8%. Il rendimento del bond invece era cresciuto di circa lo 0.45%. Al momento l’indice ha perso il 5% dal massimo del 27 Dicembre, mentre il rendimento del T-10yrs è cresciuto dello 0.40%.
Ma a cosa si deve questa risalita repentina del rendimento del T-10yrs? Nonostante il movimento rialzista fosse partito già ad inizio settimana, la pubblicazione dei minutes del meeting FED di Dicembre 2021 ha certamente aggiunto benzina sul fuoco. La banca centrale infatti non è soltanto intenzionata ad accelerare il tapering, ma vorrebbe anche avviare con decisione la “ripulitura” del proprio balance sheet. La potenziale riduzione di liquidità ha spaventato i mercati, soprattutto per quanto riguarda le aziende che ancora non producono profitti e con valutazioni più elevate, in quanto vi è la percezione che ci sia appunto meno denaro a buon mercato per operazioni puramente speculative.
Ciliegina sulla torta il report sul mercato del lavoro pubblicato Venerdì relativo al mese di Dicembre. Sono stati creati soltanto 199,000 nuovi posti di lavoro vs i circa 400,000 attesi, ma il salario orario è cresciuto del +4.7%, battendo le stime ferme al +4.1%. La combinazione tra il basso numero di nuovi occupati e la crescita più elevata del previsto dei salari potrebbe essere in segno di un mercato del lavoro già ai massimi, dove la domanda continua a superare l’offerta. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3.9%, a fronte di un tasso di partecipazione fermo al 61.9%.
FED e inflazione saranno temi caldi anche nei prossimi giorni, con Jerome Powell che parlerà Martedì all’audizione relativa alla sua nomina e con il rilascio del CPI e del PPI relativi al mese di Dicembre nella giornata di Mercoledì e Giovedì.
ANGOLO DEGLI ETF
Settimana nera per FFTY che ha perso l’8.6%. Male anche BOUT (-3.8%), IGV (-8.8%) e SMH (-3.85%).
Meglio i ciclici con XME (+2.9%), JETS (+5.3%), XLE (+10.5%) e XLF (+5.4%) in positivo. In rosso invece PAVE (-1.5%), XHB (-7.1%) e XLV (-4.6%).
Continua l’incubo per Cathie Wood: minimi che non si vedevano da oltre un anno per ARKK (-10.75%) e ARKG (-11.4%).
I PROTAGONISTI
TSLA: nonostante il +13.5% di Lunedì il leader degli EV ha chiuso la settimana in negativo (-2.8%) e sotto la SMA50D.
AMD: bearish reversal sotto la SMA50D e sui minimi di Dicembre.
NVDA: bearish reversal sotto la SMA50D e sui minimi di Dicembre.
AAPL: per la prima volta dopo alcuni mesi, nonostante la performance negativa contenuta (-3%), il prezzo ha chiuso sotto la EMA21D.
ANALISI DEL TREND
Falsa partenza dei mercati nella prima settimana del 2022, soprattutto da parte delle growth. Il Nasdaq è aggrappato con le unghie ai minimi di Dicembre, mentre l’S&P500 al momento si mantiene sopra la SMA50D. Russell2000 nuovamente sotto la SMA200D.
Come avevamo anticipato la scorsa settimana, un ritracciamento ad inizio Gennaio non è proprio una sorpresa: gli istituzionali stanno tornando alla piena operatività e possono facilmente ribaltare quanto successo con bassi volumi nelle settimane precedenti. La vendita delle posizioni con fini di risparmio fiscale può scatenare sell-off sui titoli leader dell’anno appena chiuso.
Le vendite non hanno interessato soltanto i titoli growth, ma si sono estese al settore sanitario, alle costruzioni (rendimento del T-10yrs in ascesa) e ai trasporti su gomma.
Bene invece finanziari ed energetici.
TRIMESTRALI
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COSA FARE?
Non è il periodo migliore per aumentare l’esposizione, anzi spero che tu abbia gestito al meglio le posizioni in profitto e portato già a casa quanto necessario.
Preserva il tuo capitale mentale!
AZIONARIO USA
Chiusura settimanale indici:
S&P500: -1.87%
Dow Jones: -0.29%
Nasdaq: -4.53%
Russell2000: -2.92%
TERMOMETRO TPRI
Il Fear&Greed Index scende a quota 52, indicando equilibrio tra paura ed avidità. Una settimana fa il valore era pari a 62.
Divergenza $NAAR50 vs $COMP: calo della percentuale di titoli che prezzano sopra la SMA50 rispetto alla settimana precedente, in convergenza con il calo dell’indice.
Put/Call Ratio=0.95 (vs 0.81): Indicatore contrarian che compara il numero totale delle put tradate giornalmente con quello delle call. Valori sopra 1.2 indicano possibili bottom, mentre valori estremamente bassi indicano l’accumulo di opzioni call da parte dei retail, e quindi una “eccessiva” euforia con possibile ritracciamento in arrivo.
CBOE Volatility Index: 18.76
Percentuale Titoli > SMA200D 08/01/2022
La percentuale dei titoli S&P500 scambiati sopra la loro media mobile a 200 periodi è pari al 71.54%, sul Nasdaq100 il 53.00% dei titoli prezza sopra lo stesso indicatore, mentre sul NYSE la percentuale è pari al 53.91%.
Nuovi MAX 52 settimane 08/01/2022
Di seguito i titoli che hanno creato un nuovo massimo a 52 settimane, e stanno sovraperformando l’indice di riferimento S&P500.
Questi titoli mostrano una forza relativa maggiore rispetto all’indice e vanno quindi seguiti con attenzione in un’ottica long.
F
CUBI
ACET
APTS
CUZ
ACLS
SGH
VECO
Market Leaders 08/01/2022
Passiamo ora alla lista di azioni filtrate con il criterio FnRzt:
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Asset allocation e analisi settoriale 08-01-2022
Asset Allocation
Forza e Momentum Settori S&P500
Value vs Growth
Value vs Growth (size)
Weekly Performance Settori & Top10 Industrie 08-01-2022
-Energy top sector con un RoC_5,D del +10.61%
-Real Estate bottom sector con un RoC_5,D pari a -4.95%
Analisi azioni: Top 10% Market Movers S&P500 07/01/2022