La FED alza i tassi di 75 punti base. Borse in caduta libera.

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Analisi e Video Analisi del mercato azionario
20 Giugno 2022

La FED alza i tassi di 75 punti base.

Borse in caduta libera.

(Clicca sull'immagine qui sotto per vedere la video analisi)

Analisi del mercato: azionario USA

PANORAMICA

Gli orsi continuano ad essere i padroni del mercato, mentre gli indici hanno toccato nuovi minimi con volumi importanti. Pochi titoli sono riusciti a scampare alla carneficina.

Anche molti nomi delle industrie dell’oil&gas, del carbone, della chimica, dei fertilizzanti e dei ciclici sono stati travolti dalla vendite, portandosi sotto le rispettive SMA50D. Questa è una chiara rappresentazione dell’attuale sentiment istituzionale.

Da segnalare il balzo del rapporto put/call ormai prossimo all’1.20, mentre il VIX rimane in una posizione neutrale.

Non ci sarebbe nulla di strano nel vedere un rimbalzo a breve, ma come già discusso durante i webinar degli ultimi Lunedì a questo punto il comportamento degli indici passa ancor più in secondo piano finché non ci sarà un netto miglioramento del breadth e della leadership. Anche un position day al momento non appare sufficiente a garantire un rally sostenibile.

A picco anche le crypto, con il Bitcoin che Sabato ha toccato un minimo a 18 mesi sotto i $20,000, lontanissimo dal picco di Novembre 2021 a $68,990.90.

Lunedì 20 Giugno i mercati USA saranno chiusi in osservanza della Juneteenth.

ANALISI DEGLI INDICI

Ancora male il Nasdaq che ha segnato nuovi minimi con volumi molto alti ed ora appare molto esteso verso il basso. Nulla di strano nel vedere un rimbalzo di breve termine verso le resistenze chiave. Allo stesso modo vista la recente debolezza, potremmo anche assistere a nuove vendite intense che spingerebbero il paniere tech ancora più verso il basso.

Situazione simile su S&P500 e Dow Jones. Anche il Russell ha infine rotto l’area di supporto più recente con volumi altissimi.

ANGOLO DEGLI ETF

FFTY (Innovator IBD50 ETF): -12.5%

BOUT (Innovator IBD Breakout Opportunities): -9.64%

IGV (iShares Expanded Tech-Software Sector ETF): -5.13%

SMH (VanEck Vectors Semiconductors ETF): -8.12%

ARKK (ARK Innovation ETF): -3.27%

ARKG (ARK Genomic Revolution ETF): -0.81%

XME (SPDR S&P Metals&Mining ETF): -10.38%

PAVE (Global X US Infrastructure Development ETF): -8.64%

JETS (US Global Jets ETF): -8.90%

XHB (SDPR S&P Homebuilders ETF): -11.38%

XLE (Energy Select SPDR ETF): -17.16%

XLF (Financial Select SPDR ETF): -4.92%

XLV (Health Care Select Sector SPDR Fund): -4.46%

I PROTAGONISTI

BYD: -4.1% a $37.45 per BYD che ha interrotto così una serie positiva che durava da 5 settimane. Sul grafico weekly il prezzo ha creato una handle, ma il profondo ritracciamento precedente (-48%) accresce le probabilità di fallimento della base. Il titolo cinese si aggiunge ad altre ADR che hanno ben performato nell’ultimo periodo come NIO, XPEV e LI.

TSLA: -6.7% per Tesla e rottura dei minimi di Maggio.

ENPH: -5.8% per Enphase Energy, ma il +8.9% di Venerdì ha riportato il prezzo sopra la SMA50D e la SMA200D. Il titolo ultimamente sembra propenso a forti movimenti giornalieri, e come altri nomi del solare sembra aver attirato parte della liquidità uscita dall’oil&gas. Bisogna però vedere se l’industria sarà capace di stabilire un vero e proprio trend in queste condizioni di mercato.

VRTX: anche Vertex si riporta sopra la SMA50D grazie al rimbalzo di Venerdì.

LLY: Eli Lilly ancora sotto la SMA50D, penalizzata dal -2.15% della scorsa settimana, un risultato comunque di gran lunga migliore di quello del benchmark. Prezzo in fase di consolidamento.

FINESTRA MACRO-GEOPOLITICA

Il rialzo dei tassi pari a 75 punti base deciso la scorsa settimana dalla FED ha decisamente spaventato gli investitori, dopo una prima (falsa) reazione positiva nella stessa giornata di Mercoledì. Nonostante le rassicurazioni sull’eccezzionalità della misura, pesa la consapevolezza che la banca centrale non potrà rimanere con le mani in mano davanti ad un’inflazione che anche nell’ultimo CPI ha battuto le attese. Si fanno inoltre sempre più concrete le possibilità di vedere a breve una vera e propria recessione da parte dell’economia USA.

Il rendimento del T-10yrs chiude 8 punti in rialzo a quota 3.24%, dopo aver toccato un massimo intraday pari al 3.48%, livelli che non toccava da 11 anni.

Petrolio in calo del 9%. Giù anche i futures sulla benzina e gas naturale.

TRIMESTRALI

20/06/2022:

21/06/2022:

22/06/2022:

23/06/2022: FDX

24/06/2022: CCL, KMX

COSA FARE?

Mentre scriviamo questo report non c’è nessun motivo per aprire posizioni long su singoli titoli.

Importante comunque rimanere sinconizzati con l’azione del mercato e prepararsi per il prossimo uptrend, aggiornando le watchlist e flaggando i titoli e le industrie con la forza relativa più alta.

AZIONARIO USA

Chiusura settimanale indici:

S&P500: -5.79%
Dow Jones: -4.79%
Nasdaq: -4.78%
Russell2000: -7.48%

TERMOMETRO TPRI

Il Fear&Greed Index scende a quota 14, indicando la paura estrema come sentiment prevalente. Una settimana fa il valore era pari a 28.

Divergenza $NAAR50 vs $COMP: diminuzione della percentuale di titoli che prezzano sopra la SMA50 rispetto alla settimana precedente, in convergenza con il calo dell’indice.

Put/Call Ratio= 1.13 (1.05) Indicatore contrarian che compara il numero totale delle put tradate giornalmente con quello delle call. Valori sopra 1.2 indicano possibili bottom, mentre valori estremamente bassi indicano l’accumulo di opzioni call da parte dei retail, e quindi una “eccessiva” euforia con possibile ritracciamento in arrivo.

CBOE Volatility Index: 31.13

Percentuale Titoli > SMA200D 18/06/2022

La percentuale dei titoli S&P500 scambiati sopra la loro media mobile a 200 periodi è pari al 12.80%, sul Nasdaq100 l’8.00% dei titoli prezza sopra lo stesso indicatore, mentre sul NYSE la percentuale è pari al 15.17%.