PARTE 3: Position Size e altre perle da Dan Zanger

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Position Sizing

 

Benvenuto a questa Parte 3.

Se ancora non lo hai fatto di consiglio di partire dalla Parte 1 (che trovi QUI) e la Parte 2 (che trovi QUI)

Precedentemente abbiamo visto come fra i fattori che hanno determinato il successo di Dan Zanger ci sia stata indubbiamente la capacità di focalizzarsi su quei titoli che hanno le caratteristiche fondamentali e tecniche classiche dei titoli leader.

Un altro fattore che contribuisce al successo di Zanger, come è evidente dal suo esempio con Google, è la sua capacità di determinare quando tradare posizioni con size enormi.

Durante l’intervista, Zanger ha spiegato di utilizzare un margine di 2:1 quando un leader ha tutte le caratteristiche, per poi ridurre gradualmente la sua posizione lasciando che il titolo continui la sua traiettoria al rialzo – vendendo di fatto sulla forza (per mitigare il rischio), e cercando al contempo di catturare guadagni considerevoli su almeno una parte del suo investimento.

Vale la pena ricordare che ogni strategia di trading ha i suoi pro e i suoi contro. Per esempio, mentre vendere sulla forza significa perdere la possibilità di una grande vincita, puntare sull’home run di solito porta a basse percentuali di successo e a una serie di perdite.

Ma attenzione: non è necessario seguire la filosofia “go big or go home”.

Dividere il portafoglio in 5-7 operazioni senza andare a margine può spesso rappresentare un buon equilibrio tra la copertura dei rischi e l’obiettivo di ottenere rendimenti consistenti come spieghiamo molto bene nel R.A.P.T.OR..

 

La Forza del Mercato

 

Tuttavia, è fondamentale capire quando rischiare se si vogliono ottenere risultati eccezionali. Quando ci si trova in una situazione particolarmente vantaggiosa e le circostanze sono favorevoli, è essenziale cogliere l’opportunità e, al contrario, capire quando queste opportunità non sono così succose.

 

Spendo ore ogni settimana a ribadire questo concetto con ai nostri clienti.

Ma è necessario acquisire esperienza e condurre ricerche approfondite per determinare con precisione quando aumentare la dimensione della propria posizione.

Ne parleremo in futuro.

 

È chiaro che anche Zanger lo sa, ed è per questo che non ha paura di usare il margine quando un leader si fa avanti e mostra di avere carattere. Per cui ci vuole anche esperienza e molto studio per capire quando si può fare.

 

Penso sinceramente che bisogna guadagnarsi il diritto di usare il margine.

 

Fare trading il meno possibile

 

La prima cosa da sottolineare è che non si deve essere sempre a mercato.

 

Infatti Zanger afferma che la sua più grande lezione del 2005 è stata quella di operare “molto meno” di quanto facesse all’epoca.

Questo sia in termini di frequenza di trading che di numero di titoli che stava negoziando.

 

Quando qui al Trend Positioning Research abbiamo iniziato a fare ricerca ci siamo resi conto che il mercato fa generalmente solo 2 grandi movimenti nel corso di un anno, ciascuno dei quali dura circa 6-12 settimane, nei mercati fortissimi come il 1999 e 2020 un po’ di più, dopo di che tende ad esaurirsi per altrettanto tempo prima di creare un’altra onda rialzista ricca di opportunità.

 

Questi sono i momenti in cui costruiamo le nostre posizioni da Swing e Position Trading.

 

Fra le varie regole, Zanger vuole entrare più o meno in 4 titoli potenti che, dopo che il mercato ha toccato il fondo, hanno il potenziale per fare una grande risalita.

Poi, una volta che il mercato si sarà esaurito, potrà prendere i suoi guadagni e passare alla liquidità mentre il mercato si prende il tempo necessario per riassestarsi.

 

Questo è un ottimo modo per ridurre il rischio senza over-diversificare, nonchè il mio preferito.

 

In questa maniera non solo si riesce a preservare il capitale economico ma che, e soprattutto, quello mentale.

 

Riconoscendo questi momenti infatti grazie agli strumenti avanzati che abbiamo a disposizione, ci si può permettere di staccare mentalmente, fare uaa vacanza e dedicare più tempo ad altri interessi senza mai perdere di vista il mercato.

 

Condizioni di mercato

 


La naturale conseguenza del paragrafo precedente è la comprensione del mercato in cui ci si trova e la capacità di riconoscere quando è il caso di assumersi il rischio e quando è il caso di passare alla liquidità.

Zanger non è solo selettivo su quali titoli negoziare, ma anche su quando li negozia.

In genere, cerca un mercato in crollo o ritracciamento prima di considerare di entrare in un titolo leader. Vuole che il mercato appaia al ribasso e/o pronto a decollare.

 

Quali sono gli indizi che lo portano a questo?

 

Uno dei principali è la presenza di titoli leader su nuovi massimi o in prossimità di questi, che sembrano in attesa di un catalizzatore come un nuovo e potente dato sugli utili, mentre il mercato sta scendendo.

 

“Il mercato sarà in ritardo rispetto a questi titoli leader. […] Ecco perché sono noti come ‘leader'”.

 

Quindi Zanger osserva quattro o cinque leader e aspetta che escano da una buona base o da un’area di pivot, con un volume elevato, prima di entrare. 

 

Pattern Grafici

 


Come accennato in precedenza, Zanger cerca determinati pattern grafici – aree di basing – per far esplodere un titolo leader, con un volume enorme, prima di entrare.

Questo tipo di tattica di entrata offre un buon rapporto rischio/rendimento.

 

Durante l’intervista, tuttavia, non ha approfondito i pattern esatti. Ma avendo studito tutto quello che riguarda Zanger, questi sono gli 11 pattern grafici più comuni:

 

Cup with handle

Flat base

Triangolo ascendente

Wedge

Triangolo simmetrico

Triangolo discendente

Flag

Testa e spalle

Testa e spalle rovesciate

Anche oggi ci fermiamo qua, in modo che tu possa implementare subito le lezioni pratiche di questo blog.

Ci vediamo alla 4 e ultima parte di questo blog.

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