I dati positivi sul GDP non bastano: tecnologici ancora in difficoltà.

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Ancora una giornata rosso sangue per i mercati. Il fattore principale che ha guidato la price action è stata la relativa debolezza nello spazio delle mega-capitali. Meta Platforms (META 288.35, -11.18, -3.7%) ha registrato un calo considerevole dopo aver riportato utili migliori del previsto e una guidance relativamente deludente.

È la reazione ai dati che conta

Gli investitori hanno dovuto digerire un intenso flusso di notizie che comprendeva una serie di relazioni sugli utili, un raid di Israele a Gaza in preparazione delle prossime fasi della guerra, il raggiungimento di un accordo provvisorio tra Ford (F 11,35, -0,19, -1,7%) e l’UAW, il fatto che la BCE abbia lasciato invariato il suo corridoio di tassi d’interesse chiave dopo dieci aumenti consecutivi e una serie di dati economici prima dell’apertura.

Le notizie economiche hanno evidenziato una crescita del PIL reale (GDP) del 4,9% nel terzo trimestre, ordini di beni durevoli più forti del previsto a Settembre e un totale iniziale di richieste di disoccupazione (210.000) che ha suggerito che il mercato del lavoro non mostra ancora alcuna debolezza.

 

I rendimenti dei Treasury sono scesi in risposta ai dati, ma le azioni non hanno reagito positivamente. Il rendimento dei titoli a 2 anni è sceso di sette punti base al 5,05% e quello dei titoli a 10 anni è sceso di 11 punti base al 4,85% dopo la forte asta di titoli a 7 anni da 38 miliardi di dollari.

L’S&P 500 è sceso fino a 4.127, con un pullback del 10% rispetto al livello di chiusura del 31 Luglio.

 

Tuttavia, i compratori si sono fatti vedere per offrire un po’ di supporto e aiutare i principali indici a risalire dai minimi di sessione. Il rimbalzo si è però arrestato a circa un’ora dalla fine della seduta.

 

Tuttavia, il breadth market ha mostrato segni di resistenza con i dati al rialzo non molto lontani da quelli al ribasso.

 

Gli investitori potrebbero essersi aggrappati in particolare ai giganti del settore tecnologico, nonostante la correzione, sperando che la stagione degli utili possa rilanciare il mercato che però, almeno per ora, sono stati un catalizzatore negativo.

 

Ai minimi di giovedì, il mercato era probabilmente “in debito” di un rimbalzo in base a una serie di misure. Il numero di titoli sopra le loro medie è a livelli estremi e questo può portare a un rimbalzo nel breve termine.

Ma non c’è nessun dato che possa farci pensare a un rimbalzo duraturo.

 

Cautela, dovrebbe essere la parola d’ordine.

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