SPY +0,16% a 427.31 QQQ +0,77% a 361,26 MDY -1,01% a 450,61 IWM -1,30% a 174,07
Primo giorno di un nuovo mese e del quarto trimestre per i mercati. I titoli hanno seguito uno schema familiare, tuttavia, e hanno lottato contro l’aumento dei tassi di mercato.
La chiusura finale dell’S&P 500 e del QQQ sono state un po’ fuorvianti, in quanto hanno nascosto un’ampia debolezza sotto la superficie mentre $RSP, che rappresenta l’S&P500 equamente pesato ha testato i minimi di Giugno.
Infatti 9 degli 11 settori dello S&P 500 hanno chiuso in rosso. Il settore Utilities, quello più sensibile ai tassi, è stato notevolmente debole, con un crollo del 4,7%. Il settore energetico (-2,1%) è stato un altro laggard, scivolando insieme ai prezzi del petrolio ($89,71/bbl, -1,10, -1,2%), in parte come reazione al rafforzamento del dollaro e al rapporto di Reuters secondo cui la produzione di petrolio dell’OPEC è aumentata a Settembre.
La forza relativa nello spazio delle mega-capitali ha fatto – ancora una volta – la differenza per l’S&P 500 e il Nasdaq Composite mentre non è andata bene per le small e le mid cap.
Dopo il grande movimento di Settembre, il rendimento del titolo di Stato a 10 anni è balzato di altri 11 punti base al 4,68% dopo aver toccato il 4,70% intraday mentre il rendimento del titolo a 2 anni è salito di sette punti base al 5,11%.
Rendimenti e indice manifatturiero
L’accordo a sorpresa raggiunto nel fine settimana per evitare lo shutdown del governo e I dati sul settore manifatturiero sono stati i due principali motivi che hanno favorito la vendita di obbligazioni, facendo salire i rendimenti. Il sondaggio dell’Institute for Supply Management sulla produzione è salito al 49% a Settembre registrando il terzo aumento consecutivo e ha raggiunto un massimo di 10 mesi.
Mentre Settembre è storicamente il mese peggiore per il mercato azionario, Ottobre è quello che registra il numero maggiore di Bottom di mercato e il mercato azionario dà il meglio di sé nel quarto trimestre dell’anno.
Tuttavia questo non dovrebbe rappresentare un valido e sufficiente motivo per entrare a mercato.
Infatti i nostri modelli di rischio ci indicano che, nonostante il rimbalzo di ieri, servirà tempo per avere una quantità sufficiente di setup che possano dimostrare di essere nuovamente in un ambiente a basso rischio e alto rendimento.