Nessuna sorpresa dal PCE di ottobre, che ha mostrato un raffreddamento dei prezzi in linea con le attese.
Il segnale è allineato alla tesi che vede i primi tagli ai tassi da parte della FED nel 2024.
Attenzione però, sappiamo bene come le reazioni del mercato soprattutto nell’immediato, divergono dalla comune interpretazione “logica” dei dati macro.
Come sempre nessuna scommessa. Occhi e orecchie sui grafici.
Core PCE Index di ottobre
Il Core PCE Index è aumentato del 3,5% su base annua a ottobre, in ribasso rispetto al 3,7% di settembre e in linea con le aspettative.
Il tasso ha raggiunto il livello più basso da aprile 2021, un altro segnale incoraggiante verso il target del 2% della Fed, 20 mesi dopo l’avvio della campagna rialzista dei tassi di interesse a marzo 2022.
PCE Index Headline di Ottobre
Il PCE Index Headline, che include i prezzi alimentari ed energetici, è aumentato del 3% a ottobre, al di sotto delle stime pari al 3,1%.
La crescita mensile è stata di appena lo 0,05% su base mensile, inferiore allo 0,1% previsto, grazie ad un netto calo del 2,6% dei prezzi dell’energia.
Tagli dei tassi all’orizzonte?
La crescita contenuta dei consumi reali e l’ulteriore diminuzione dell’inflazione a ottobre sembrano rafforzare la convinzione nei mercati che i tagli ai tassi di interesse siano all’orizzonte.
Non diamo nulla per scontato, la consapevolezza della situazione si costruisce giorno dopo giorno, lunedì dopo lunedì.
Lo sanno bene i membri del Trader R.A.P.T.OR, con i quali discutiamo regolarmente sui 3 punti macro più importanti della settimana da tenere in considerazione.
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