Martedì è stata una giornata che ha deluso le aspettative, dopo la price action dell’S&P500 di venerdì. Nvidia infatti ha portato giù il mercato, in particolare il Nasdaq.
Il leader AI ha registrato un forte calo, trascinando con sé altre aziende legate all’intelligenza artificiale, come il produttore di chip Taiwan Semiconductor (TSM) e la società di sistemi di raffreddamento Comfort Systems (FIX). Le vendite sono state diffuse, anche se diverse industrie non tech hanno tenuto relativamente bene.
Avevamo messo in guardia su questo scenario, e ora il ritracciamento del mercato dovrebbe far riflettere gli investitori sull’opportunità di effettuare nuovi acquisti e tagliare ulteriormente l’esposizione.
I prezzi del greggio negli Stati Uniti sono crollati del 4,4%, attestandosi a 70,34 dollari al barile. I futures sul rame e sull’argento sono scesi del 2,7%, mentre l’oro ha registrato un calo di appena lo 0,2%.
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitense a 10 anni è diminuito di 7 punti base, scendendo al 3,84%.
Luce passata da verde a gialla sul Semaforo TPRI, come segnalato dagli scan R.A.P.T.OR.
Affondano tech e small-cap
Il mercato azionario è rientrato dal fine settimana lungo del Labor Day con perdite significative, guidate da Nvidia e dal Nasdaq.
L’indice ISM del settore manifatturiero di agosto ha riacceso i timori di una crescita economica debole. L’indice è aumentato leggermente, ma meno del previsto e continua a indicare un calo dell’attività manifatturiera.
Martedì, il Dow Jones ha perso l’1,51%, rimanendo comunque al di sopra della sua EMA21D. L’S&P500 è sceso del 2,12%, leggermente sotto la sua EMA21D e testando la media a 50 giorni. Il Nasdaq ha perso il 3,26%, scendendo decisamente al di sotto delle medie a 50 e 21 giorni. Il Russell 2000 è crollato del 3,09%, scendendo sotto la linea dei 21 giorni e avvicinandosi alla media a 50 giorni.
Venerdì, l’S&P500 era sul punto di toccare nuovi record ed entrare in un nuovo uptrend.
Invece, è accaduto l’opposto. Il Nasdaq, che è stato in ritardo per settimane, ha guidato il ribasso di ieri. Ora si trova al di sotto del massimo raggiunto nel giorno del position day del 13 agosto. Una chiusura sotto il minimo sarebbe un segnale ancora più ribassista.
Nvidia è stata la grande perdente martedì. Questo suggerisce che il leader dell’AI, e forse molte altre aziende legate all’intelligenza artificiale, potrebbero aver bisogno di un periodo di recupero molto più lungo. Essendo l’azienda e il titolo più importante degli ultimi due anni, ciò può avere conseguenze sul mercato in generale.
L’Invesco S&P 500 Equal Weight ETF (RSP) ha perso l’1,29%, fermandosi comunque sulla SMA10D.
Le vendite non si sono limitate al settore tecnologico, ma hanno colpito anche biotech e aerospaziale, oltre che le materie prime.
Profondo rosso per Nvidia
Nvidia ha perso il 9,5% a 108 dollari, allontanandosi dalle medie mobili a 50 e 21 giorni. La settimana scorsa, il leader dei chip per l’intelligenza artificiale aveva perso il 7,7% dopo che i risultati del secondo trimestre non avevano impressionato.
Nvidia ha perso 278,9 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato ieri, segnando la peggior perdita in un solo giorno per un singolo titolo nella storia. Questa supera quella di Meta Platforms (META) di 232,8 miliardi di dollari del 3 febbraio 2022.
La vendita massiccia di martedì con alto volume si aggiunge a diverse altre giornate di ribasso con volumi superiori alla media. Questo è in netto contrasto con il rimbalzo di Nvidia dai minimi del 5 agosto, durante il quale il volume è stato sensibilmente leggero.
Ieri il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha inviato citazioni in giudizio a Nvidia e ad altre aziende mentre cerca prove che il produttore di chip abbia violato le leggi antitrust, intensificando così la sua indagine sul fornitore dominante di processori per l’intelligenza artificiale.
Secondo persone a conoscenza dell’indagine, il DOJ, che in precedenza aveva inviato questionari alle aziende, sta ora inviando richieste legalmente vincolanti che obbligano i destinatari a fornire informazioni. Questo porta il governo un passo più vicino al lancio di una denuncia formale.
Settori e industrie
Massima cautela
Un mercato diviso è complicato. Ci saranno azioni e settori che funzionano, ma c’è sempre il rischio che le parti più deboli del mercato trascinino giù i leader. Inoltre, se il mercato ruota verso i laggard, è difficile capire se si tratta di uno spostamento temporaneo o di qualcosa di più duraturo.
È evidente che Nvidia, i chip e molti titoli legati all’intelligenza artificiale non stanno mostrando una buona performance.
Diversi settori non tecnologici mostrano una performance relativamente migliore, ma non è il caso di aumentare l’esposizione fino a quando il mercato non mostrerà nuovi segni di forza. Questo è un momento ideale per uscire da posizioni in perdita o semplicemente tagliare l’esposizione in modo proattivo
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