Tori già con la testa a Pasqua? La domanda sorge spontanea dopo la sessione di ieri, che ha visto i maggiori indici ripiegare in serata e chiudere in negativo.
L’S&P500 ha chiuso leggermente al di sopra del livello di 5.200, registrando una diminuzione dello 0,28%. Il Nasdaq ha perso lo 0,42%.
Il ribasso nel pomeriggio è coinciso con alcune big e mega-cap che hanno esteso le loro perdite iniziali o sono scivolate in territorio negativo. Meta Platforms, NVIDIA e Broadcom hanno contribuito in maniera importante con cali dell’1,42%, del 2,57% e dell’1,49%.
Al momento siamo ancora davanti ad un’attività di consolidamento fisiologica dopo il recente rally.
Tra i settori, utilities ha performato peggio rispetto agli altri.
La volata (con chiusura in realtà lontana dai massimi e tono bearish) dell’IPO di Trump, è stata prontamente segnalata dagli scan R.A.P.T.OR.
$DJT: benino la prima
Trump Media ha toccato la soglia degli $80 durante la giornata, salvo poi chiudere ben lontano dai massimi e dall’apertura.
La società madre del social network Truth Social di Donald Trump, ha avuto il suo battesimo sul Nasdaq martedì dopo aver completato la fusione con Digital World Acquisition.
Il titolo si candita ad avere un ruolo principale fra le meme stock, anche per via della figura dell’ex presidente U.S.A, capace di dividere il mercato in fazioni e tifoserie, pertanto non ci sarebbe nulla di strano nel vedere ulteriore volatilità almeno nel breve termine.
Fallisce il tentativo di Tesla
Tesla ha cercato l’attacco alla EMA21D, ma ha dovuto poi fare i conti con la resistenza rappresentata dalla SMA10W, ritracciando sui minimi di giornata.
Martedì, i dati settimanali delle immatricolazioni in Cina hanno mostrato consegne più deboli per Tesla nel primo trimestre. La domanda sembra ferma anche negli Stati Uniti e in Europa. È probabile che Tesla rilasci i dati sulle consegne globali il 2 aprile, con numeri che potrebbero risultare di sotto delle previsioni.
Tesla sta ora offrendo un mese gratuito del suo software Full Self-Driving ai nuovi acquirenti, e ai proprietari di EV compatibili con il FSD.
$ARM in sofferenza nell’industria dei chip
Nvidia è scesa del 2,57% a $925,61, interrompendo una serie di sei sessioni positive, ma rimane comunque vicina ai massimi storici. Broadcom (AVGO) ha perso l’1,49%. Male ARM che è crollata del 7,48% finendo sotto la EMA21D.
Il tema dei chip per l’intelligenza artificiale ha trainato gran parte del rally partito a novembre 2023.
Settori e industrie
Il mercato non crolla, ma non ci sono setup
Il rally continua a resistere, ma mancano vere opportunità di acquisto.
Diversi leader dell’ultima corsa sembrano prepararsi a possibili nuovi breakout con la formazione di basi settimanali.
Parliamo di quei nomi che sono stati protagonisti nei temi di mercato come chip AI, cybersecurity, software per la produttività e perdita di peso.
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