⭕️ Analisi del mercato: Azionario USA
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PANORAMICA DEL MERCATO
Il venerdì rosso del growth ha provocato una significativa battuta d’arresto del mercato azionario nella scorsa settimana. Mercoledì l’S&P 500 aveva toccato nuovi massimi storici, ma i principali indici hanno poi virato verso perdite consistenti, con il Dow Jones, il Nasdaq e il Russell 2000 che hanno infranto supporti chiave.
L’impatto più marcato si è osservato nei titoli growth ad alta valutazione, come Palantir (PLTR) e AppLovin (APP), mentre l’evento principale dei prossimi giorni sarà la pubblicazione della trimestrale di Nvidia.
I Treasury hanno registrato un rialzo dopo un moderato rally a metà settimana, in seguito alla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve. Il rendimento del Treasury a 10 anni è invece sceso di sei punti base, attestandosi al 4,42%, avvicinandosi nuovamente ai minimi del 2025.
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ANALISI DEGLI INDICI
Il mercato ha subito un’accelerazione delle perdite venerdì, in seguito alla pubblicazione di dati economici che hanno evidenziato un rallentamento della crescita, accompagnato da crescenti pressioni inflazionistiche (in termini di aspettative). I titoli growth con multipli elevati sono stati gli sconfitti della settimana.
In realtà appare fin troppo semplicistico trovare una piena responsabilità dei dati macro, viste le altre notizie su un presunto disimpegno di Microsoft dal CAPEX comunicato qualche settimana fa e sul furto da $1.5 miliardi compiuto da alcuni hacker nordcoreani sull’exchange crypto Bybit.
Il Dow Jones Industrial Average ha registrato una flessione del 2,5%, rompendo al ribasso la media mobile a 50 giorni, penalizzato dalle performance di Walmart (WMT), UnitedHealth (UNH) e Amazon.com (AMZN). L’S&P 500 ha ceduto l’1,7%, testando il supporto della 50-day line dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico mercoledì. Il Nasdaq Composite ha subito un calo del 2,5%, scendendo sotto le medie mobili a 21 e 50 giorni.
Il Russell 2000, che per settimane aveva trovato resistenza sulla SMA50D, ha registrato un crollo del 3,7%, chiudendo sotto la media a 200 giorni per la prima volta dalla fine del 2023.
L’Invesco S&P 500 Equal Weight ETF (RSP) ha chiuso la settimana in calo dello 0,7%, indebolendosi sul finale e testando il supporto della media mobile a 50 giorni.
Il First Trust Nasdaq 100 Equal Weighted Index ETF (QQEW) ha perso l’1,7%, ritracciando dai massimi storici raggiunti all’inizio della settimana e tornando in una fase di consolidamento, in prossimità della media a 21 giorni.
Nel frattempo, i titoli growth con valutazioni elevate hanno subito diverse sedute di forti vendite, come evidenziato dall’andamento degli ETF FFTY e ARK.
Questi titoli hanno registrato performance eccezionali nell’ultimo anno e potrebbero ora entrare in una fase naturale di consolidamento.
Sul fronte internazionale, le azioni cinesi continuano a mostrare segnali di forza, anche se molti titoli risultano ormai estesi.
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AZIONARIO USA
Chiusure settimanali:
SPX: -1,66%
QQQ: -2,24%
MDY: -2,99%
RUT: -3,71%
- ANGOLO DEGLI ETF
FFTY (Innovator IBD50 ETF): -12,30%
BOUT (Innovator IBD Breakout Opportunities): -3,36%
IGV (iShares Expanded Tech-Software Sector ETF): -5,91%
SMH (VanEck Vectors Semiconductors ETF): -1,03%
ARKK (ARK Innovation ETF): -10,18%
ARKG (ARK Genomic Revolution ETF): -8,43%
XME (SPDR S&P Metals&Mining ETF): -3,84%
PAVE (Global X US Infrastructure Development ETF): -3,51%
JETS (US Global Jets ETF): -4,49%
XHB (SDPR S&P Homebuilders ETF): -5,24%
XLE (Energy Select SPDR ETF): +0,95%
XLF (Financial Select SPDR ETF): -2,03%
XLV (Health Care Select Sector SPDR Fund): +1,13%
- I PROTAGONISTI
BABA: Alibaba ha proseguito la sua corsa al rialzo, registrando nel terzo trimestre fiscale risultati superiori alle attese sia in termini di utile che di fatturato. La divisione cloud ha mostrato una crescita del 13% su base annua, in accelerazione rispetto al +7% del secondo trimestre, con l’azienda che ha evidenziato un ulteriore trimestre di crescita a tre cifre nei ricavi legati all’intelligenza artificiale.
MELI: MercadoLibre ha registrato un forte gap-up dopo aver riportato un incremento dell’utile del 286%, raggiungendo i 12,61 dollari per azione, ben oltre le stime che erano di 7,90 dollari. I ricavi sono cresciuti del 37%, superando le aspettative, e totalizzando 6,1 miliardi di dollari. La piattaforma di e-commerce ha raggiunto i 100 milioni di acquirenti unici, mentre le sue operazioni nel settore fintech hanno superato i 60 milioni di utenti mensili.
NVDA: i risultati di Nvidia sono attesi per mercoledì sera, con gli investitori concentrati sulla produzione e sulla domanda dei chip AI Blackwell. Il CEO Jensen Huang ha dichiarato che gli investitori hanno “sbagliato” nell’interpretare il sell-off legato a DeepSeek, sottolineando che il passaggio dell’AI verso l’uso post-training non farà altro che aumentare la domanda per la potenza di calcolo di Nvidia. Huang ha evidenziato che, con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, le esigenze di elaborazione continueranno a crescere, rafforzando così il ruolo cruciale nel settore.
- FINESTRA MACRO-GEOPOLITICA
La settimana è stata dominata dalla geopolitica e dalle notizie sulle tariffe, nonostante i dettagli limitati. Un cambiamento negativo nel sentiment di giovedì è stato in parte influenzato dai risultati trimestrali di Walmart, che, pur superando le attese, hanno offerto una guida inferiore alle previsioni, alimentando preoccupazioni sulla spesa dei consumatori e sulla salute dell’economia. Questo è avvenuto dopo il rapporto sul calo delle vendite al dettaglio di gennaio, che ha registrato la più grande discesa in quasi due anni.
I dati economici della settimana non hanno contribuito a migliorare la fiducia. Il National Association of Home Builders ha riportato un calo dell’housing market index a febbraio, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi cinque mesi, a causa dell’incertezza legata alle tariffe, ai tassi ipotecari elevati e ai costi abitativi alti. Allo stesso modo, i dati di S&P Global hanno mostrato una crescita stagnante dell’attività aziendale, con l’indice PMI che ha segnato il valore più basso degli ultimi 17 mesi. In particolare, l’attività nei servizi è entrata in contrazione, mentre il settore manifatturiero è cresciuto.
Infine, l’indice di sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso drasticamente a febbraio, con un calo di quasi il 10% mese su mese. La causa principale è stata la preoccupazione per l’aumento dei prezzi legato alle tariffe, con un notevole calo nelle condizioni di acquisto di beni durevoli e un incremento delle aspettative di inflazione per il prossimo anno, che sono salite al 4,3%.
Il PCE Index in programma per venerdì, rappresenta il dato di maggiore rilievo della settimana. Gli economisti prevedono un aumento dello 0,3% nell’indice dei prezzi al consumo core (PCE). Questo abbasserebbe il tasso di inflazione core annuale della Fed al 2,6%, rispetto al 2,8% precedente. Alcuni ritengono che potrebbe scendere fino al 2,5%.
- TRIMESTRALI
24/02/2025: HIMS, RIOT, TEM
25/02/2025: HD, DOCN, CAVA, AXON, LCID, WDAY
26/02/2025: NVDA, SNOW, AI, CRM, MARA, JOBY, IONQ, ROOT
27/02/2025: VST, GEO, SOUN, DELL, RKLB, ACHR, SMR, DUOL, TLN
28/02/2025: FUBO, WULF
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COSA FARE?
Il mercato sta incontrando resistenza sui massimi storici per l’S&P 500 e il Nasdaq, mentre le small cap stanno faticando di più.
Da non dimenticare però che nomi come Palantir, AppLovin, Axon e altri simili arrivavano comunque da importanti salite, e in ogni caso avrebbero avuto bisogno di una pausa per consolidare nuove basi. Inoltre l’iper-sensibilità del mercato alle news non ha aiutato.
Importante lavorare attivamente sulle watchlist, in quanto non potrebbe volerci molto tempo perché l’S&P 500 raggiunga nuovamente i massimi storici, seguendo eventualmente il pattern da “buy the dip” del 2025.
I risultati di Nvidia potrebbero avere un impatto enorme sulle azioni legate all’intelligenza artificiale e sull’intero mercato.
Continuiamo ad analizzare e monitorare il mercato in linea con i parametri del nostro Modello Proprietario di Investimento RAPTOR, e seguiamo attentamente l’evolversi delle dinamiche di mercato in ottica obiettivi di lungo termine del Portafoglio Tematico Tecnologico THÉMA.
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TERMOMETRO TPRI
Il Fear&Greed Index scende a quota 35, mostrando la paura come sentiment prevalente del mercato: gran parte della discesa è imputabile alle vendite di venerdì. Una settimana fa il valore era pari a 44.
Divergenza $NAAR50 vs $COMP: scende la percentuale di titoli che prezzano sopra la SMA50 rispetto alla settimana precedente, in convergenza con la price action negativa dell’indice.
Put/Call Ratio= 0,87 (0,70) Indicatore contrarian che compara il numero totale delle put tradate giornalmente con quello delle call. Valori sopra 1.2 indicano possibili bottom, mentre valori estremamente bassi indicano l’accumulo di opzioni call da parte dei retail, e quindi una “eccessiva” euforia con possibile ritracciamento in arrivo.
CBOE Volatility Index: 18,21
⭕️ PERCENTUALE TITOLI > SMA200D 24/02/2025
La percentuale dei titoli S&P500 scambiati sopra la loro media mobile a 200 periodi è pari al 59,80%, sul Nasdaq100 il 70,00% dei titoli prezza sopra lo stesso indicatore, mentre sul NYSE la percentuale è pari al 54,13%.
⭕️ NUOVI MAX 52 SETTIMANE 24/02/2025
Di seguito i titoli che hanno creato un nuovo massimo a 52 settimane.
⭕️ ASSET ALLOCATION E ANALISI SETTORIALE 24/02/2025
ASSET ALLOCATION
FORZA E MOMENTUM SETTORI S&P500
VALUE VS GROWTH
VALUE VS GROWTH (SIZE)
⭕️ WEEKLY PERFORMANCE SETTORI & TOP10 INDUSTRIE 24/02/2025
– Healthcare top sector con un RoC_5,D del +0,20%
– Communication Services bottom sector con un RoC_5,D pari a -3,16%